Piazza Carlo III (Piazza del Reclusorio fino al 1891, quando per decreto del regio commissario Giuseppe Saredo fu intitolata al Re Borbone[1]) è una piazza di Napoli, situata tra i quartieri San Carlo all'Arena e San Lorenzo.
Situata alla fine di via Foria, la piazza costituisce la porta orientale del centro storico della città.
La piazza propriamente intesa nasce nel XIX secolo con l'urbanizzazione della zona e in particolare con la costruzione di corso Garibaldi.
Nel secolo precedente l'architetto fiorentino Ferdinando Fuga costruì alla fine della strada di Foria uno dei più grandi edifici del Settecento: il colossale Real Albergo dei Poveri, mastodontico palazzo commissionato da Carlo di Borbone, il quale cullava il desiderio di farne la dignitosa residenza di tutti i poveri del regno. Ma dinanzi al grandissimo edificio non vi era altro che un immenso spazio aperto, peraltro in una zona quasi del tutto libera da abitazioni che si trovavano nel pur vicino borgo Sant'Antonio Abate.
Con l'ampliamento della città a est, la piazza diventò in seguito anche un importante snodo ferroviario: nel 1913 apre la Ferrovia Alifana che ha proprio nella piazza il suo capolinea. La ferrovia, che proveniva da Capodichino tramite l'odierna via Don Bosco, attraversava centralmente la piazza con i suoi binari che si moltiplicavano nella zona sud-ovest, presso la chiesa di Sant'Antonio Abate, dove sorgeva il fabbricato di stazione.