Il centro direzionale di Napoli (o CDN) è l'insieme di quei moderni grattacieli che, sorti nel quartiere Poggioreale, a ridosso della stazione di Napoli Centrale, costituiscono un'intera cittadella. Progettato dall'architetto giapponese Kenzō Tange, l'intero complesso è stato completato nel 1995. È il primo cluster di grattacieli ad essere stato realizzato in Italia e in Europa meridionale[1].
Le origini del centro risalgono alla metà degli anni sessanta, quando il Comune di Napoli individuò un'area industriale dismessa, dell'estensione di circa 110 ettari, per la costruzione di un nuovo quartiere da adibire prevalentemente ad uso uffici; ciò anche nell'intento dichiarato di decongestionare il traffico del centro cittadino.
Dopo numerosi progetti, nessuno dei quali definitivamente approvato, nel 1982 il tutto venne affidato al famoso architetto giapponese Kenzō Tange. Circa tre anni dopo la presentazione del suo progetto, si avviarono i cantieri.
La costruzione dei grattacieli venne affidata ad architetti di fama internazionale: tra gli altri, Renzo Piano disegnò il palazzetto dell'Olivetti, Massimo Pica Ciamarra, affiancato da un team di architetti qualificati, si occupò delle due Torri ENEL, e Nicola Pagliara progettò le Torri del Banco di Napoli oltre che il Palazzo dell'Edilres.