In tutti i mesi, anche quando fa caldo e il Natale è lontano, i maestri sono all’opera per costruire i tipici presepi in sughero e i pastori in terraccotta. L’atmosfera di San Gregorio Armeno comincia a riscaldarsi a novembre, ma è dicembre il mese in cui la strada è è gremita di gente a ogni ora del giorno.
Coloratissime e antichissime, le botteghe in via San Gregorio Armeno sfilano l’una di fronte l’altra sfoggiando i capolavori dell‘arte presepiale napoletana. Rigorosamente fatti a mano e in terracotta, i pastori di San Gregorio non riproducono solo la fisionomia dei personaggi ma riescono a raccontarne l’anima, dipinti ad arte in ogni minimo dettaglio e vestiti di abitini cuciti a mano. Tra una casetta in sughero, un mucchietto di muschio e le serie di personaggi che abitano i Presepi, dal famosissimo Benino alla Sacra Famiglia ai vari buoi e asinelli, si respira un’atmosfera magica in cui le tradizioni e lo spirito natalizio sopravvivono intatti al caos frenetico della città in continuo cambiamento.
Ormai, fanno parte della tradizione presepiale anche i personaggi dello spettacolo, i politici e persino il Papa animando la competizione tra gli artigiani per chi crea la statuina più bella, veritiera, che avrà più successo. Ancora oggi è possibile passeggiare per San Gregorio Armeno e osservare i mastri di bottega a lavoro, mentre modellano la terracotta o ultimano le rifiniture dei loro pastori famosi in tutto il mondo.